L 'alimentazione il mio
Negli ultimi anni, si sono evoluti e radicati nella popolazione i concetti di “Healthy food”, “Fit” e “Easy Diet”. Concetti che hanno preso piede per via dell’aumento della ricerca di alimenti “alternativi” alla classica routine culinaria e che entrano in scena, grazie alle tendenze che vengono definite dai social. Tendenze che si fondono con le esigenze. Infatti, la maggior parte della popolazione si ritrova a pranzare fuori casa.
Oggi, seppur lentamente, aumenta la consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione corretta ed equilibrata per il benessere e la salute, al fine di raggiungere un benessere psico-fisico ottimale e di aumentare le prestazioni psico-fisiche sul lavoro e nelle azioni quotidiane. Da tale consapevolezza, nasce una popolazione più attenta nella selezione dei prodotti che acquista e trasforma per cibarsi. Pertanto, risulta indispensabile offrire un pasto, sano, bilanciato, che nutre, ma che sia al contempo gustoso e bello da vedere!
In questa epoca, segnata da vite frenetiche, fatte di continue corse, l’impostazione “vecchio stampo” del ristorante che offre a pranzo antipasto, primo, secondo e dolce non rispecchia con le esigenze odierne ed i tempi disponibili per la pausa pranzo. Oltre alla mancanza di tempo, cresce l’esigenza e il desiderio di farsi del bene attraverso un cibo salutare. Questo è quello che viene fuori da un sondaggio condotto dal Food Marketing Mastery di RistoratoreTop, un’agenzia specializzata in marketing della ristorazione, che ha richiamato a Bologna 160 proprietari di trattorie, osterie e ristoranti. Secondo i ristoratori italiani manderemo in soffitta il modello canonico in voga dagli anni ’50 (antipasto, primo, secondo con contorno e dessert) per far posto ad approcci contaminati dalle cucine straniere che vedono prevalere il piatto unico o poche portate composte.
Non siete ancora pronti a dire addio alla classica divisione delle portate?
Non vi preoccupate, avete tempo fino al 2030 per abituarvi al piatto del futuro.
Quindi, perché un ristorante, debba avvalersi di un professionista in ambito nutrizionale?
La risposta è semplice: per offrire per creare ed offrire ai propri clienti dei piatti sani, bilanciati, ma al contempo gustosi, rispondendo a quelle che sono , sempre più, le richieste dei clienti.
“IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE”.
La cucina, può cambiare, il proverbio no,resta sempre lo stesso.
L’ attività del Nutrizionista all’interno della Ristorazione:
- Redigere dei menu sani e bilanciati rivolti alla popolazione standard in chiave salutistica;
- Redigere in simultanea collaborazione con lo chef dei piatti bilanciati, ma che possano soddisfare le esigenze nutrizionali e che siano gustosi;
- Rielaborare insieme allo chef le ricette applicando piccole sostituzioni dei prodotti utilizzati per la ricetta base, con ingredienti più sani e leggeri; considerando la tecnica di cottura, i grassi aggiunti al fine da poter definire un piatto realmente “sano e gustoso”;
- Rielaborare insieme allo chef le ricette insegnando delle tecniche atte a ridurre l’impatto calorico e di grassi del piatto pur mantenendo il gusto;
- Identificare dei piatti “sani” da inserire nel menu, in accordo con lo chef, tenendo in considerazione il food cost.
- Identificazione di un claims pubblicitario per il menu;
- Identificazione claims per ogni piatto, elogiando brevemente le caratteristiche salutistiche del prodotto;
- Valutazione dei prodotti presenti sul mercato per inserire nuovi prodotti attenti alla salute e realmente salutari.
L’attività del Nutrizionista/Tecnologo Alimentare all’interno dell’Azienda
Le aziende coinvolte nella produzione alimentare, qualsiasi esso sia il livello, di “nicchia”, bassa, media o alta industria (industria alimentare, GDO, laboratori artigianali, ristorazione collettiva, scolastica e assistenziale) che vogliono avvalersi di uno specialista nel campo nutrizionale per implementare:
- La qualità nutrizionale, la presentazione del packaging e la shelf life del prodotto.
- Valorizzare le qualità di un prodotto o studiare un nuovo prodotto con un determinato effetto benefico e/o indirizzato ad una nicchia di soggetti (con condizioni patologiche o intolleranze o allergie).
- Redigere articoli scientifici per implementare il social media marketing del prodotto, e/o valorizzare gli effetti benefici con le relative fonti scientifiche del prodotto, e/o riportare delle ricette sane, bilanciate, ma al contempo gustose, utilizzando e valorizzando il prodotto di riferimento.
I servizi da Biologo Nutrizionista / Tecnologo Alimentare a disposizione per l' azienda alimentare:
I servizi da Biologo Nutrizionista/Tecnologo Alimentare a disposizione per l’azienda alimentare:
Redazione
- Redazione di articoli divulgativi
- Redazione di articoli scientifici
- Redazione di articoli con annessa la ricetta del prodotto di riferimento
Menu e piani nutrizionali personalizzati
- Redazione piani nutrizionali o menu per i ristoranti che vogliono offrire un servizio di qualità con delle offerte sui menu sani, ma al contempo gustose per la ristorazione collettiva, mense scolastiche e aziendali, strutture socio-assistenziali (ospedali, case di cura, RSA, case famiglia, strutture residenziali psichiatriche con dei menu costruiti ad hoc per le esigenze nutrizionali del soggetto che tenga conto dell’età, fabbisogni e condizioni patologiche o allergie);
- Valutazione di conformità dei menu alle Linee Guida nazionali e regionali;
- Validazione dei menu presso le ASL competenti;
- Valutazione dei fabbisogni energetici e nutrizionali a livello di gruppo o popolazioni;
Ricerca e Sviluppo
- Ricerca e sviluppo di prodotti e ricette;
- Consulenza nutrizionale specialistica per migliorare le qualità nutrizionali, organolettiche e la sicurezza dei prodotti alimentari.
HACCP
- Identificazione dei CCP e Redazione del Manuale di Autocontrollo HACCP per l’azienda alimentare;
- Campionamento di acqua, tamponi e alimenti.
Formazione
- Formazione per il personale alimentarista;
- Educazione alimentare per i dipendenti dell’azienda (es. chef di un ristorante)
Etichettatura Nutrizionale e Claims
- Predisposizione della dichiarazione nutrizionale obbligatoria e facoltativa (etichettatura nutrizionale);
- Valutazione di conformità dell’etichettatura nutrizionale alla normativa vigente (Reg. UE n. 1169/2001);
- Valutazione delle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite ai consumatori (claims).